Nosy be be, settembre 2012 Carissimi Amici,
PRIMA PARTE “IGNARA” DELLA SECONDA.
ISTRUZIONE
Come ogni anno c’è stata la giornata mondiale dell’alfabetizzazione ed abbiamo festeggiato ad Ambondrona, dando i diplomi agli adulti che hanno frequentato il corso ad Hell Ville (v.foto).Altri diplomi li avranno i detenuti che hanno studiato in carcere. Cosa nuova e bellissima!
Questo è stato un mese di preparazione per l’apertura del nuovo anno scolastico: “vecchie” scuole da controllare (tetti, pareti e pavimenti), .....”nuove” scuole da costruire, “vecchi” banchi da controllare, da aggiustare.... e tanti altri da costruire. Domande di “nuovi” professori , domande dei “vecchi” professori...Insomma, come mi ha scritto qualcuno, tanto “lavoro, impegno e amore” veramente! Cosa bellissima : ho assunto,come professore, un ragazzo paraplegico, che per ora rimane in una stanza della casa dei vecchi e dei paraplegici a mangiare e dormire, ma presto gli costruiremo la casa nel cortile stesso della scuola di Ampassindava. Appena arrivato è andato tranquillamente da solo a scuola, con la sua sedia a rotelle, ma gli ho spiegato che, quando verranno le piogge, quella strada che ora gli sembra semplice ( per modo di dire), diventerà tutto un fango e sarà impossibile salire fino alla scuola. L’unica cosa che mi ha chiesto, mettere un passaggio per entrare in classe. Già fatto! Ha due “Bac”, super diplomato quindi, e non gli sembra vero aver trovato un lavoro. Una mattina, verso fine settembre, è venuto a casa mia da Ambanja, la Grande Terre, per parlarmi, voleva continuare gli studi all’università. Gli ho chiesto cosa pensasse di fare dopo, non sapeva. “Perchè non cominci a lavorare?” “E come?” “ Come professore, hai due “Bac”! Ci mancano due professori nella nostra scuola, se vuoi..” Felicissimo. E’ tornato due giorni prima che cominciasse la scuola ben vestito, sorridente, sicuro per i suoi studi compiuti. Aveva un pesante zaino. Abbiamo parlato un pò, poi mentre si avviava nella casa sottostante, gli ho chiesto se avesse portato le lenzuola, il piatto, un cucchiaio...(ancora domando?? Possibile che dopo 14 anni ancora non mi sia capacitata ....?)
Molto lavoro, ma molta soddisfazione anche: le iscrizioni nelle nostre scuole sono aumentate tantissimo....tanti tanti grembiulini rossi, centinaia, migliaia, senza esagerazione! La scuola primaria è cominciata solo da due giorni e già ho chiamato il nostro costruttore per fare subito almeno due aule nuove. Le classi con 65, 70 bambini per ora, ma il numero va aumentando ancora e nella Scuola Secondaria, i professori avevano fermato le iscrizioni, come mi ha riferito oggi una ragazza per l’elevato numero degli allievi : 110 in ciascuna delle Prime Superiori. Ho subito telefonato al direttore per dirgli che noi non chiudiamo mai le iscrizioni, faremo nuove aule...Per fortuna i malgasci quando sono in difficoltà vengono direttamente da me! Lo sanno che non abbandono mai nessuno al suo destino, tendo sempre una mano a chi ha bisogno! Come lasciare per la strada tanti bambini che vogliono studiare, ma che non possono, visto il prezzo così caro delle scuole? Mi dicono che tutti parlano del nostro boom d’iscrizioni!
Anche nelle mense scolastiche è aumentato il numero dei bambini: sono già 160 i bambini che rimangono a mangiare ad Ampassindava e anche qui volevano fermare gli iscritti. Colpo di telefono immediato: “Non si chiude niente! Fatemi sapere solo il numero esatto e aumenteremo il riso e il bouillon da portarvi.” lo so che pensate che dovrei essere in pensiero per tutte queste richieste per i soliti problemi finanziari...ma invece non immaginate come sia felice al pensiero che faremo studiare e faremo mangiare tanti bambini che ce lo chiedono! Il popolo ha bisogno di noi e, man mano che ci conosce, ha sempre più fiducia nel nostro aiuto e ora non possiamo certo negarglielo!
SECONDA PARTE INASPETTATA
Verso le 23,00, l’altra sera, mi hanno telefonato dicendo che ad Ambondrona (dove abbiamo anche la scuola Secondaria) si vedevano grandi fiamme. Ho chiamato al telefono Ismael perchè andasse a vedere cosa succedeva. Non sapevo cosa pensare, temevo qualcosa, ma..speravo mi sbagliassi! Invece Ismael mi conferma che fiamme altissime stavano distruggendo la casa del guardiano e avevano già distrutto la prima elementare, da poco ristrutturata. C’era solo il cemento a terra, nè banchi, nè altro! Per fortuna la gente del villaggio stava sul tetto della Scuola Secondaria, gettando l’acqua, perchè le fiamme, spinte dal vento forte, si dirigevano proprio verso il tetto. Fortunatamente la scuola primaria era sotto vento, anche se vicinissima a quella distrutta. Telefonate tutta la notte, verso le 2,00 era tutto finito,si era scongiurato il peggio! La mattina presto, prima di andare a distribuire il riso a Dzamanzara, mi sono fermata alla scuola e ancora c’era del fumo da qualche legno. I bambini della prima elementare distrutta sedevano a terra nel prato, con la maestra. Il vice direttore con cui mi ero sentita tutta la notte, non sapeva che fare. Ma il giorno prima, avevo fatto liberare una classe chiusa, che serviva come deposito, in previsione delle nuove iscrizioni. L’ho fatta subito pulire, ho chiamato i ragazzi della Secondaria e abbiamo trasporato dei banchi presi dalle altre classi, facendo stringere un pò gli alunni. I bambini hanno cominciato la lezione regolarmente, con la loro maestra. Poi sono andata a distribuire il riso a Dzamanzara. Mi sono sentita veramente fortunata! Con quel vento poteva essere distrutta tutta la scuola, elementare e quella superiore pure! Solo due case in realtà, grazie all’intervento del popolo e della provvidenza. C’era ancora l’acqua a terra nella Scuola Secondaria. Questa volta il popolo ha aiutato me! Costruirò altre aule ancora per loro!! Ora sto in riunione continua con i miei collaboratori, per sistemare cmq tutti gli allievi e già sto trovando ottime soluzioni al problema. Però a questo punto vi lascio, continuerò la lettera tra pochi giorni, quella di ottobre, e vi dirò come ho risolto! Inutile, ho detto anche a tutti i collaboratori, cercare le cause (la parola che si sente è sempre “sabotage”) e parlare continuamente di cosa è successo. Dobbiamo solo risolvere il problema! Mi dispiace finire questa lettera così, ma dovete capirmi! Nella prossima v’invierò anche le belle foto del turismo solidale, che gentilmente un fotografo mi aveva preparato e quelle del gruppo musicale che si è allargato anche con le danzatrici! Vi abbraccio tutti, sicura della vostra comprensione!
A presto!
Manina.
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